Nel 2021, dopo un lungo, lunghissimo stop imposto all’intero pianeta terra dalla pandemia di covid19, si registra (finalmente!!!) una lenta ripresa in ogni campo. Anche il mondo della musica e dello spettacolo (uno dei settori che forse più degli altri in Italia, ha subito una durissima battuta d’arresto), sembra risvegliarsi dal lungo torpore e recuperare un barlume di speranza nella ripresa. Con la prospettiva sempre più reale, di venir presto suonati su un palco, vedono finalmente la luce dischi meravigliosi rimasti in attesa di essere pubblicati da ormai quasi due anni.

Uno di questi, che a nostro avviso merita molta attenzione è, senza ombra di dubbio, Nothing But The Kids dei Kusturin, una band campana di recente formazione nata dall’incontro di Pietro de Cristofaro (Songs for Ulan), Paolo Broccoli (The Orange Beach) e del produttore Peppe De Angelis.

Un progetto nato nella splendida cornice della penisola sorrentina tra agrumeti e mare, che di italiano ha solo le origini dei musicisti che ne fanno parte. Un disco cantato in inglese, un sound dalle influenze internazionali che sconfina in sonorità rock, folk, pop e blues che si alternano e a tratti si fondono, dando origine a 11 tracce, di cui una cover di True Love will find you in the end un omaggio a Daniel Johnston, scomparso peraltro poco dopo.

  • These 20 years
  • The Limit
  • The Mountain knows
  • True Love will find you in the end
  • Your summer
  • Oh my heart
  • Medicines
  • Jump on ice
  • Tricky Business
  • WWW Me
  • Clouds & Blood

L’incontro tra Pietro e Paolo e la decisione di collaborare

Tutto ha inizio qualche anno fa con l’incontro di Pietro de Cristofaro e Paolo Broccoli. I due si in incrociano spesso durante gli eventi a cui partecipano con le loro relative formazioni. Nasce immediatamente una stima reciproca, accompagnata dal sospetto di una fin troppo spiccata affinità, che ben presto si trasforma nel desiderio di collaborare ad un progetto comune. Ne parlano e l’idea non sembra affatto male. Buttano giù i primi giri di accordi, ognuno a casa sua, registrati col telefonino e inviati via whatsapp. Basta poco per rendersi conto che la cosa funziona.Si incontrano un paio di volte e con una bozza di quella che dovrebbe essere l’idea alla base del disco, contattano Peppe De Angelis affidandosi a lui per la produzione, registrazione e mix (come già avvenuto in passato per i dischi di Songs For Ulan).

Si va in studio

A inizio agosto 2019, con una manciata di idee e lo scheletro di molti dei pezzi che faranno poi parte del disco, il duo si trasferisce per qualche settimana nello studio di Peppe De Angelis il Monopattino Recording Studio di Sorrento, accompagnati e sostenuti da un bel gruppetto di ottimi musicisti (Lorenzo Corti, Raffaele Polimeno, Ilaria Pace, Joseph Narangio) alcuni dei quali suonano con Pietro De Cristofaro ormai da una vita ( Floro Pappalardo alla batteria, Marco Somma e Fulvio Di Nocera ad alternarsi al basso). Qui nascono e crescono nel giro di pochi giorni, nutriti del genio, la psichedelia e l’amore del produttore De Angelis 10 brani, ai quali si aggiunge in un secondo momento un’undicesima traccia non prevista, Your Summer, nata quasi per gioco tra una birra e un giro di accordi suonati nel piccolo agrumeto che circonda lo studio, mentre all’interno già si era passati ai mix. Gira bene, si guadagna la registrazione. Si ci aggiungono pianoforti, mellotron, cori e batteria ed è pronta per il suo viaggio sul mixer Cadac G (banco recuperato dalla vecchia sede dismessa della RCA di Roma che ha dato alla luce alcuni dei più bei capolavori della musica italiana, da Dalla a Renato Zero), punta di diamante del Monopattino. Diventa uno dei brani più ascoltati e apprezzati del disco.

La scrittura dei testi è affidata all’amico poeta Marco Russo. Una lirica malinconica, la rassegnazione di chi guarda agli errori commessi, ai treni ormai passati, su cui non si è saliti. Il risultato è un disco potente, dalle atmosfere nostalgiche che alterna rimpianti a speranze, oscuro ma allo stesso tempo rassicurante.

Il lancio del singolo These 20 Years e la pubblicazione

Il disco pronto già a fine 2019, dovrà attendere un anno e mezzo per la pubblicazione. Il singolo These 20 Years esce infatti, con rispettivo video, il 19 Marzo 2021. Il brano più lungo del disco, a ridosso dei 5 minuti, rimpianti versati su onde di moog e tappeti di tastiere. A dare una scossa improvvisa alla malinconia imperante ci pensa Lorenzo Corti con un meraviglioso assolo di flauto.

Nothing But The Kids esce qualche giorno più tardi, il 26 Marzo 2021, suscitando fin da subito un grande interesse e ricevendo ottime recensioni. Un mese più tardi Vinicio Capossela ne condivide l’uscita sul suo profilo Facebook.

Un disco ricco di sonorità diverse tra loro, che spaziano dal rock, al folk, al blues, al susseguirsi di accordi jazz di Clouds & Blood che accompagnano un canto malinconico alla Chet Baker. Synth che si fondono con i mellotron, batterie acustiche che lasciano spazio a quelle elettroniche di Jump on Ice e alla beatbox di The Mountain Knows. La graffiante voce di De Cristofaro che dialoga con la chitarra di Broccoli in Oh My Heart.

Ci troviamo di fronte ad un gran bel disco, che colpisce, cattura ed invita ad essere ascoltato e riascoltato, svelando ogni volta nuovi, meravigliosi dettagli e sfumature. Un ottimo lavoro, tutto italiano, che ci sentiamo vivamente di consigliare.